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Ottobre 1945, Borgo di Dentro. L’Italia è appena stata liberata e la maestra Gilla inizia un nuovo anno scolastico in una scuola che fino a poco tempo prima ospitava nazisti. Tra i suoi ventitré alunni, c’è un posto vuoto per Francesca, una bambina silenziosa proveniente dall’orfanotrofio vicino. Francesca, che in passato si chiamava Ester, è una sopravvissuta della persecuzione ebraica e ha perso ogni traccia della sua famiglia dopo l’implementazione dei “provvedimenti per la difesa della razza”. Nonostante il suo silenzio e la solitudine, trova in Gilla una figura di sostegno. Gilla, lottando con i propri fantasmi della guerra, cerca di ricostruire la fiducia di Francesca, usando la pazienza e la cura che dedica anche al vecchio planetario che aggiusta di sera, sperando di riparare non solo il meccanismo celeste, ma anche le vite infrante dalla guerra.

Come ho già scritto in precedenza, i romanzi storici non rientrano tra i miei generi letterari preferiti; tuttavia, la nomination di “Aggiustare l’universo” al Premio Strega 2024 mi ha incuriosito e così ho deciso di leggerlo o meglio ad ascoltarlo su Audible. E che piacevole sorpresa è stata!

Premetto che Chiara Francese ha letto in maniera magistrale e questo ha contribuito ad arricchire ulteriormente l’esperienza rendendola intensa e avvincente; la sua coinvolgente interpretazione ha dato vita ai personaggi in modo così palpabile che mi sono trovata ad ascoltare capitolo dopo capitolo, catturata dalla storia e incapace di interrompere l’ascolto.

Detto questo, sono certa che anche se avessi letto il libro invece di ascoltarlo, sarei comunque rimasta colpita dalla bravura con cui Raffaella Romagnolo ha saputo raccontare il dolore e la speranza nel difficile contesto del dopoguerra italiano. Attraverso le storie intrecciate di Gilla, una maestra determinata a lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra e Francesca (Ester), una bambina ebrea sopravvissuta alle persecuzioni, l’autrice esplora temi universali di perdita, identità e il potere della resilienza.

Sono rimasta affascinata dalla capacità dell’autrice di raccontare l’intimità emotiva delle sue protagoniste, entrambe segnate da un passato che rifiutano perché impedisce loro di guardare al futuro. Gilla, trasferitasi a Borgo di Dentro per sfuggire alle distruzioni di Genova, cerca di ritrovare una forma di pace insegnando a una classe di ragazze, mentre si cimenta nel restauro di un vecchio planetario nelle ore serali. La sua storia si intreccia delicatamente con quella di Francesca, la nuova studentessa che porta con sé un segreto doloroso e un silenzio carico di significati.

Il romanzo è narrato da diverse voci, ciascuna delle quali aggiunge un pezzo al mosaico della storia. Questa tecnica permette al lettore di avvicinarsi gradualmente alla verità nascosta dietro gli eventi narrati, costruendo tensione e coinvolgimento fino alla rivelazione finale. La presenza di un gatto, che funge da elemento unificante, aggiunge un tocco di mistero che arricchisce ulteriormente la trama.

Aggiustare l’universo” è sì un romanzo storico ma anche un’esplorazione della capacità umana di riparare ciò che è stato infranto, di ricostruire vite interrotte dalla brutalità della storia. Raffaella Romagnolo dipinge molto bene e con divizia di particolari il contesto storico e sociale dell’Italia del dopoguerra.

Dal mio punto di vista Raffaella Romagnolo è molto brava a descrivere temi difficili con sensibilità e profondità; la sua prosa invita alla meditazione su ciò che significa veramente “aggiustare l’universo”, una necessità certamente più che mai attuale.

Per concludere, è un libro che suggerisco senza riserve.

AGGIUSTARE L’UNIVERSO

  • di Raffaella Romagnolo
  • Editore: Mondadori
  • Pubblicazione: agosto 2023
  • Pagine: 372
  • Audible, letto da Chiara Francese
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