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È una fredda sera di un maggio che non cede il passo alla primavera quando il corpo senza vita di una giovane donna viene trovato in un bosco di Blavy.
Per l’ispettrice Piera Jantet della questura di Aosta si tratta di un lampante caso di omicidio, ma le evidenze si fermano qua: nessun nome, nessuna traccia e, soprattutto, nessun movente. Il vicequestore Pezzolari però è stato chiaro: una settimana per arrivare in fondo alla faccenda, non un giorno in più! Fortuna che Piera Jantet non è certo tipo da lasciarsi scoraggiare da tempi stretti e ostacoli apparentemente insormontabili: la sua settimana è già iniziata male con l’archiviazione di un vecchio caso su un traffico di preziosi che stava seguendo da mesi e con improbabili denunce di strani furti e scomparse “floreali”.
Ma proprio mentre tenta di sistemare questi assurdi tasselli, comincerà a prender forma un disegno legato al presente quanto al passato che porterà l’ispettrice Jantet e il fido agente scelto Camagna a confrontarsi di nuovo con l’ex ispettore Jules Rosset, ora nel suo buen retiro piemontese impegnato in un gagliardo progetto in cui ha coinvolto anche l’ignara Alma e l’amico medico legale Orlando Calabrò.
E si sa, “la scimmia dell’indagine” è dura da scalzare e infatti Rosset non si farà pregare, lasciandosi lambire da questo caso che, tra cipressi nani, porcini, solitudini e segreti inconfessabili, finirà per svelarsi, un pezzo alla volta, sotto lo sguardo indifferente della luna. (fonte: https://www.indomitus-publishing.it/product/abbaiare-alla-luna-valeria-corciolani/)

Ero reduce da letture toste, quelle che ti restano addosso e ti chiedono tempo. Avevo bisogno di una storia “cuscinetto”: rapida, pulita, con il giusto sorriso. “Abbaiare alla luna” è stato proprio questo. Un giallo scattante che ti fa compagnia senza chiedere troppo e, nello stesso tempo, non ti tratta da lettore distratto.

Siamo ad Aosta. Una giovane donna viene trovata senza vita in un bosco sopra Blavy e all’ispettrice Piera Jantet tocca rimettere insieme i pezzi. La sua indagine si incastra con una serie di segnalazioni “minori” — furti di piante, siepi, cipressi nani — che danno al caso una piega buffa e umanissima. Nel frattempo ricompare Jules Rosset, ex ispettore dal passato ingombrante, che non riesce a stare lontano dalle indagini. Il filo della trama si tende senza strappi: ogni dettaglio trova il suo posto, come una tessera di puzzle messa lì con calma e precisione.

Valeria Corciolani scrive chiaro, asciutto, con dialoghi vivi e battute messe al punto giusto. Non indulge nel macabro, non perde ritmo in divagazioni: procede a passo svelto, lasciando al lettore l’impressione di essere lì senza doversi portare dietro pesi inutili. Piera Jantet è un personaggio che si fa voler bene: concreta, ruvida ma non troppo, allergica ai fronzoli. Le fa da contrappunto un contorno di figure credibili, con piccole manie e tenerezze che, a fine capitolo, ti strappano un mezzo sorriso.

L’ambientazione è più di uno sfondo. La Valle d’Aosta qui sa di bosco e di case vere, con bar, uffici e strade che esprimono molto bene il senso della vita quotidiana.

Perché consigliarlo? Perché è piacevole e simpatico senza essere leggerino. È il libro perfetto da infilare tra due letture emotivamente impegnative: ti alleggerisce, sì, ma non ti lascia il vuoto dopo. Ti intrattiene con intelligenza, ti fa ridere sottovoce, ti porta all’ultima pagina senza affanno. E, nota non secondaria, è stato finalista al Festival 2024 Giallo & Nero di Puglia: un riconoscimento che conferma la qualità del lavoro.

In sintesi: se cercate un’indagine ben congegnata, con ritmo, personaggi ben tratteggiati, “Abbaiare alla luna” è la vostra pausa intelligente. Quella che fa respirare senza farvi scivolare fuori dall’abitudine alla buona narrativa.

ABBAIARE ALLA LUNA

  • di Valeria Corciolani
  • Editore: Indomitus Publishing
  • Pubblicazione: aprile 2024
  • Pagine: 246

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