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Sotto l’ombrellone in una spiaggia affollata di agosto eppure isolata dal mondo: “Cambiare l’acqua ai fiori” mi ha portato via con sé

Violette Toussaint, guardiana di un cimitero in una piccola cittadina della Borgogna, vive una vita apparentemente ordinaria ma piena di segreti. Un giorno, riceve la visita di un poliziotto di Marsiglia che porta una richiesta insolita: sua madre, deceduta di recente, desiderava essere sepolta nella tomba di uno sconosciuto del luogo. Questa richiesta avvia una serie di eventi che rivelano connessioni nascoste tra i vivi e i morti, trasformando il passato e il presente in un intricato intreccio di storie. Mentre emergono segreti e verità, Violette affronta le sfide della vita con un inarrestabile senso di ottimismo e meraviglia per le piccole gioie quotidiane.

Cambiare l’acqua ai fiori” di Valérie Perrin mi ha colpito dritto al cuore. Il romanzo non è solo una storia, ma un viaggio emotivo che tocca i temi delicati della perdita, del lutto e della speranza, attraverso la vita di Violette Toussaint, la custode di un cimitero in una piccola città francese.

Violette, con la sua grande umanità e dedizione silenziosa, è diventata un simbolo potente della cura, mostrandomi quanto possiamo imparare dai momenti più difficili della vita.

La prosa di Perrin è così poetica e toccante che ogni pagina sembra un piccolo capolavoro di emozioni. I dettagli quotidiani, come il semplice atto di cambiare l’acqua ai fiori o di curare gli oggetti personali lasciati sulle tombe, sono descritti con tanta sensibilità visiva che sembra di viverli.

Perrin intreccia i ricordi del passato di Violette con il presente e, scoprire gradualmente i suoi segreti, mentre combatteva per superare tragedie personali, crea un legame intimo che mi ha fatto tifare per lei a ogni pagina.

Cambiare l’acqua ai fiori” è un vero inno alla vita. Perrin dimostra con maestria come, anche nei luoghi pieni di ricordi e addii, possa germogliare nuova vita, aprendo porte a relazioni profonde e genuine.

Questo libro mi ha portato a riflettere sulle mie esperienze di guarigione e devo ammettere che mi sono commossa più volte; penso che questo romanzo rimarrà con me per molto tempo, grazie alla sua capacità unica di toccare corde delicate con un tocco delicato ma molto profondo.

È una di quei libri che ti trasformano, ti educano emotivamente e ti lasciano un segno indelebile.

CAMBIARE L’ACQUA AI FIORI

  • di Valérie Perrin
  • Traduttore: Alberto Bracci Testasecca
  • Editore: E/O
  • Pubblicazione: 10 luglio 2019
  • Pagine: 480
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