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Da sempre l’errore e l’ignoranza vengono considerati difetti da evitare, quasi macchie da cancellare. Sin da bambini ci insegnano che sbagliare equivale a fallire e che l’ignoranza è una condizione da cui liberarsi al più presto. Gianrico Carofiglio ribalta questa visione con un saggio sorprendente, che pesca esempi dal mondo della filosofia, della scienza, dello sport e persino dalla cultura popolare. Da Montaigne a Machiavelli, da Bruce Lee a Roger Federer, fino a Mike Tyson, ogni riferimento diventa occasione per mostrare come lo sbaglio e il “non sapere” possano aprire strade nuove. L’errore non è la fine di un percorso, ma una tappa di crescita; l’ignoranza, se riconosciuta, diventa la scintilla della curiosità. Un testo che celebra con leggerezza e profondità la nostra imperfezione come parte integrante dell’essere umani.

Ho ascoltato Elogio dell’ignoranza e dell’errore su Audible e l’esperienza è stata particolarmente significativa perché a leggerlo è lo stesso Carofiglio. La sua voce, ferma e chiara, rende la riflessione più intima, quasi una confidenza personale che aiuta ad avvicinarsi meglio ai temi trattati.

Ciò che più mi ha colpito è l’equilibrio con cui l’autore affronta concetti che spesso tendiamo a temere: non solo è normale sbagliare o non sapere, ma può persino rivelarsi una risorsa. La chiave, però, è la consapevolezza: errori e ignoranza non come frutto di superficialità, bensì come occasioni per aprire gli occhi, interrogarsi, rimettersi in gioco.

In questo senso, il richiamo al concetto giapponese di shoshin mi è sembrato illuminante. È la “mente del principiante”, quella che si accosta a ogni esperienza senza pretesa di possedere già tutte le risposte, ma con curiosità e disponibilità a lasciarsi sorprendere. Una postura mentale che libera dall’ansia della prestazione e permette di vedere nello sbaglio non una colpa, ma un trampolino verso nuove possibilità.

L’ascolto mi ha fatto riflettere su quanto siamo abituati a vivere l’errore come un giudizio definitivo, quando invece potrebbe essere il punto di partenza per crescere e imparare. Lo stesso vale per l’ignoranza: ammettere di non sapere non ci sminuisce, anzi ci apre la porta della conoscenza autentica.

Un saggio breve ma denso, che consiglio a chi si sente schiacciato dal bisogno di avere sempre risposte o teme di non potersi permettere sbagli. Carofiglio ci invita a guardare alla fragilità non come a una condanna, ma come al terreno più fertile per imparare davvero. Una lettura (o un ascolto) che lascia addosso leggerezza, lucidità e un rinnovato gusto per la scoperta.

ELOGIO DELL’IGNORANZA E DELL’ERRORE

  • di Gianrico Carofiglio
  • Editore: Einaudi
  • Pubblicazione: ottobre 2024
  • Pagine: 96
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