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La serie di gialli “Madame le commissaire” di Pierre Martin, portata in Italia da Neri Pozza è stata una piacevole fuga letteraria, perfetta per immergersi in storie avvincenti senza troppo impegno. Ho apprezzato la leggerezza e il piacere di una narrazione che mi ha portato attraverso il pittoresco paesaggio provenzale, mescolando il fascino rurale francese con il brivido del giallo.

Pierre Martin, pseudonimo di un autore tedesco, ha creato una coppia di investigatori, Isabelle Bonnet e il suo assistente Apollinaire, che sono diventati personaggi di culto in Germania, degni di figurare accanto alle più celebri coppie di detective del romanzo poliziesco.

Il primo libro della serie, “Madame le commissaire e l’inglese scomparso“, ci presenta il commissario Isabelle Bonnet, che ritorna nella sua città natale, Fragolin. La scoperta di un corpo e la scomparsa di un inglese danno il via a una serie di indagini che si svolgono in un contesto ricco di dettagli locali, dalla flora alla gastronomia, che arricchiscono la narrazione. Isabelle, con il suo passato di capo della squadra antiterrorismo, affronta il caso con un mix di intuito e sensibilità, supportata dall’ineffabile assistente Apollinaire.

Nel secondo volume, “Madame le commissaire e la vendetta tardiva“, il ritmo si intensifica. Ci troviamo nuovamente a Fragolin, dove Isabelle, ormai stabilitasi definitivamente, si imbatte nel corpo di un uomo brutalmente assassinato. L’indagine la porta a riaprire un vecchio caso irrisolto, aggiungendo strati di mistero e tensione alla narrazione. La trama è avvolgente e le descrizioni degli ambienti e dei personaggi continuano a essere un punto di forza del libro, rendendo ogni pagina una piccola scoperta

Il terzo libro, “Madame le commissaire e la morte del capo della polizia“, prosegue con l’indagine sul suicidio apparentemente inspiegabile del capo della polizia di Tolone, portando Isabelle a scontrarsi con il lato oscuro della buona società locale ma anche con le sue sfide personali, che deve navigare tra le complessità del suo nuovo ruolo e i fantasmi del suo passato.

Ogni libro della serie è una buona narrazione poliziesca, caratterizzata da descrizioni vivide dei paesaggi della Costa Azzurra e da personaggi ben costruiti. Isabelle Bonnet, con il suo carisma e la sua determinazione, è una protagonista affascinante e il suo rapporto con il bizzarro ma geniale Apollinaire aggiunge un tocco di umorismo e calore umano alle indagini.

Ogni libro della serie ha il suo fascino, offrendo un mix di suspense e umorismo che cattura e intrattiene. Spero vivamente che ci siano altri episodi in arrivo, perché questi libri sono diventati il mio rifugio ideale nei momenti in cui desidero staccare dalla routine quotidiana e perdere la testa tra i misteri di Fragolin. La capacità di Pierre Martin di creare storie che sono al contempo leggere e coinvolgenti rende “Madame le Commissaire” una serie che raccomando calorosamente a tutti coloro che amano i gialli con un tocco di charme francese.

  • MADAME LE COMMISSAIRE E L’INGLESE SCOMPARSO, Editore BEA, gennaio 2021, pagine 368, traduzione: Roberta Scarabelli
  • MADAME LE COMMISSAIRE E LA VENDETTA TARDIVA, Editore BEA, dicembre 2021, pagine 380, traduzione: Roberta Scarabelli
  • MADAME LE COMMISSAIRE E LA MORTE DEL CAPO DELLA POLIZIA, editore BEA, ottobre 2022, pagine: 272, traduzione: Roberta Scarabelli
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