

LA TRAMA
Un commercialista viene trovato ucciso nella sua villa sulle pendici dell’Etna. La principale sospettata è la moglie, Speranza Barone. Il caso viene affidato a Emilia Moncada, detta Ilia, avvocato di Catania con un approccio non convenzionale alla giustizia. Le prove sembrano schiaccianti: l’assenza di un alibi, le tracce di DNA, le circostanze dell’omicidio. Difendere Speranza si rivela fin da subito un’impresa complicata.
Ilia Moncada, però, ha le sue regole: la prima è che la verità non conta, perché non è mai una sola. La seconda, non farsi coinvolgere emotivamente dai casi. Ma è proprio lo sguardo di Speranza a infrangere ogni principio, spingendola ad accettare una difesa che sembra impossibile.
Tra aule di tribunale e una Catania autunnale, prende vita il primo romanzo che vede protagonista Ilia Moncada, avvocato capace di muoversi tra logica e sentimento, tra legge e debolezze personali. Il canto della falena, vincitore del Premio Tedeschi 2021, intreccia vicende familiari, tensioni professionali e relazioni personali in un giallo giudiziario avvincente.
La recensione
Dopo Sto mentendo, che mi aveva lasciato con il desiderio di scoprire di più sull’autrice Maria Elisa Aloisi (e di cui ho già scritto sul blog), non potevo che proseguire con il suo primo romanzo: Il canto della falena, vincitore del Premio Tedeschi 2021. Un esordio che ha segnato l’ingresso della Aloisi nel panorama del giallo giudiziario italiano e che ha introdotto il personaggio dell’avvocata Ilia Moncada.
L’ho ascoltato in versione Audible, con la voce intensa e precisa di Naila Carlisi, che ha saputo dare ritmo e profondità alle parole dell’autrice. Ancora una volta, ho trovato nella narrazione audio un modo coinvolgente per entrare in un mondo complesso e stratificato, dove le parole hanno un peso e i silenzi altrettanto.
A chi ha già letto la recensione del libro successivo (Sto mentendo), lascio il compito di recuperare alcune riflessioni sullo stile dell’autrice, sul suo modo di intrecciare verità e giustizia e sulla sua capacità di rendere avvincente ogni snodo narrativo. Qui vorrei soffermarmi invece sul cuore pulsante di questo romanzo: la costruzione del personaggio di Ilia Moncada e la forza del contesto che la circonda.
Ilia è una giovane avvocata catanese, alle prese con un caso difficile: la difesa di Speranza Barone, accusata dell’omicidio del marito. Le prove sono tante, il movente sembra evidente, ma niente è davvero come appare. E proprio questa ambiguità – già presente nel secondo romanzo dell’autrice – torna con forza nel Canto della falena, dove la verità processuale e quella personale si scontrano e si confondono.
C’è un’intuizione potente dietro il titolo, che si svela in un passaggio che lascio volentieri al lettore/ascoltatore scoprire da sé: un’immagine cruda e poetica allo stesso tempo, che diventa chiave interpretativa dell’intero romanzo.
La Aloisi costruisce un legal thriller credibile e solido, attento alle procedure senza cadere nell’eccesso di tecnicismi, ma soprattutto capace di raccontare cosa significa essere avvocati oggi, con tutte le fragilità e le contraddizioni che questo comporta. Ilia Moncada è una professionista, una donna segnata dal suo passato, che cerca ogni giorno di rimanere fedele a se stessa, nonostante le regole che si è data e che puntualmente si trova a disattendere.
Accanto a lei, una galleria di personaggi secondari che arricchiscono la trama: colleghi, amici, familiari, ciascuno con un tratto distintivo e un ruolo ben definito nella narrazione. Anche l’ambientazione ha un peso specifico: Catania e i suoi dintorni oltre a fare da sfondo diventano parte integrante della storia.
Concludo questa recensione come avevo chiuso quella del libro successivo: con la certezza che la voce di Maria Elisa Aloisi è una di quelle che vale la pena seguire. E dopo aver conosciuto Ilia Moncada alle sue origini, non vedo l’ora di scoprire dove la porterà il prossimo caso.
IL CANTO DELLA FALENA
- di Maria Elisa Aloisi
- Editore: Mondadori
- Pubblicazione: maggio 2022
- Pagine: 264